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Studio Legale
Maria Cristina Bruno Voena
AVVOCATO DIVORZISTA | DIRITTO DI FAMIGLIA e MINORILE dal 1989
TORINO

Pratica collaborativa
un nuovo modo di separarsi in modo etico e rispettoso.

Motivata dalla passione per la tutela delle persone di tutte le età – in particolare dei bambini – l’avvocato matrimonialista Maria Cristina Bruno Voena ha sviluppato, nel tempo, accanto alle competenze di natura giuridica, le tecniche di comunicazione e negoziazione utili a gestire i conflitti familiari.
È divenuta, così, uno dei primi avvocati divorzisti italiani esperti di Pratica collaborativa, nonché docente ai corsi per i professionisti che intendono formarsi alla Pratica collaborativa.
La Pratica collaborativa è una procedura nata negli Stati Uniti e ora diffusa in tutto il mondo che permette alle parti di affrontare tutti gli aspetti legati alla crisi familiare in un clima di fiducia e trasparenza, guardando al futuro e mettendo da parte i rancori e i dissidi del passato, con particolare attenzione alla salvaguardia del benessere dei bambini.
Si giunge, così, a trovare accordi di separazione, divorzio o cessazione della convivenza che rispettano totalmente i bisogni e le esigenze specifici di ogni famiglia.
Si tratta di un nuovo modo di separarsi in modo etico e rispettoso.
Le parti che intendono avvalersi della pratica collaborativa devono entrambe rivolgersi ad avvocati con specifica formazione.
L’accesso all’elenco degli avvocati collaborativi può avvenire consultando il sito www.praticacollaborativa.it.
Al procedimento partecipano attivamente i partner che, consigliati e assistiti dai rispettivi avvocati e sotto la guida di un facilitatore della comunicazione, negoziano i termini della separazione cercando di trovare un accordo rispettoso degli interessi di tutti, senza la minaccia di fare ricorso al Tribunale.
Avviene così che le parti, lavorando con i professionisti in un clima di fiducia e collaborazione, riescono ad allontanare le tensioni ed i rancori ed a concentrarsi nella ricerca di soluzioni condivise.
È opportuno sottolineare che il procedimento collaborativo è più rapido di quello giudiziale e di conseguenza ha costi minori.